Fisiatria e/o Fisioterapia?

Un binomio che dovrebbe essere inscindibile.

Torno da un ennesimo corso. Un corso rivolto al mondo della Riabilitazione. Tanti Fisioterapisti presenti ed io, Fisiatra, anche questa volta mi ritrovo in larga minoranza.

Da parecchi anni vivo questo argomento. Della mia idea di “Fisiatria e Fisioterapia” ho già scritto del resto in passato. Così come ho palesato la mia idea di fisiatra.

La costante evoluzione della Fisioterapia, o meglio, della riabilitazione, mi induce a fare continue riflessioni.

Perché il Fisiatra ha necessità di collaborare con un Fisioterapista?

La riabilitazione richiede, lo sento spesso ma lo osservo sempre troppo poco, un lavoro di Equipe! Il lavoro di equipe non può prevedere un prescrittore e un esecutore. Richiede certamente un “regista” o coordinatore della squadra che, per definizione, è chiaro a tutti, tocca al fisiatra. Ma finora ho assistito ai registi dell’ “armiamoci e partite” o, meglio ancora, dei coordinatori buoni a scrivere ma incapaci di fare.

Occorrono certamente delle precisazioni che, lo ammetto, derivano dalla mia personale esperienza e che potrebbero non trovare d’accordo alcuni miei colleghi.

Il ruolo del fisiatra non può limitarsi alla semplice azione di mettere crocette accanto a sigle (US, TENS, IR, etc) che si rifanno a una serie di terapie fisiche che spesso esso stesso ignora. Così come il fisioterapista non può limitarsi a eseguire ciò che il fisiatra ha indicato nella prescrizione.

Occorre che, insieme, si studi.

Le patologie muscoloscheletriche, sia di natura degenerativa che traumatica, hanno spesso necessità di un approccio multifattoriale. Non riesco a immaginare una tendinopatia della cuffia dei rotatori che venga “curata” da un’infiltrazione, da un laser o da un raggio fotonico dell’ultima “macchinetta” in commercio. C’è una grande confusione (forse voluta) tra la gestione del sintomo e la cura di una patologia. 

Ridurre o far scomparire il dolore non è, spesso, l’unico obiettivo a cui siamo chiamati. Eppure il richiamo del “one man show” attrae tutti, ancor di più chi subisce il fascino delle banconote.

Vedo tanti professionisti del “ti risolvo tutto io”; tante occasioni perse di fare riabilitazione. Tanti trattamenti eseguiti correttamente ma che, se non integrati nel corretto piano riabilitativo, rimangono pura terapia sintomatica.

Riabilitare richiede una collaborazione: è solo “lavorando insieme” che si riesce a far diagnosi, a dare una giusta terapia e fare prevenzione delle recidive. E tutto ciò può derivare, solo, da una collaborazione Fisiatra-Fisioterapista

Coinvolgere altre figure professionali nel percorso riabilitativo è spesso indispensabile purché non si perda il lavoro di sinergia richiesto.

La collaborazione, tuttavia, richiede impegno e sacrifici.

Occorre a noi medici sacrificare l’egoismo e l’arroganza che spesso ci mettono nel taschino, senza neanche accorgercene, il giorno stesso della Laurea. Occorre ai Fisioterapisti comprendere che senza Diagnosi esiste solo la gestione dei sintomi, non certamente la Terapia.

Occorre che, insieme, si studi.

E quando impareremo a studiare insieme, insieme riabiliteremo.

Marco Di Gesù

Fisiatra Interventista

P.iva 05872370829
Viale Strasburgo, 422 – 90146, Palermo
digesumarco@gmail.com

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