Fisiatra: chi è?

Non ho crisi di identità. Né intenzione di dare definizioni o parlare di cosa sta scritto già su ben più noti siti. La definizione di Wikipedia la si trova ben prima di arrivare al mio misero blog.

Vorrei raccontarvi cosa è per me essere un Fisiatra. Come la vedo io. E, trattandosi di una personale visione, potrà non piacere a tutti, ne sono consapevole. Prendetela solo come il mio pensiero.

Mi occupo prevalentemente di patologie muscoloscheletriche e il mio mondo è la vita ambulatoriale con qualche capatina in sala operatoria. Le mie riflessioni sono legate pertanto a quest’ambito. Fortunatamente Fisiatria è tanto altro tra cui riabilitazione neurologica (che occupa sempre una parte del mio cuore), dell’età pediatrica e di tante fantastiche realtà ospedaliere, universitarie e territoriali di cui non mi occupo e a cui, pertanto, non faccio riferimento.

Il Fisiatra non è solo “quello che prescrive la fisioterapia”.

Un valido chirurgo di spalla in sintonia con il fisioterapista esperto in spalla. A che serve il Fisiatra? Dovrei visitare il paziente con un regolare decorso post-operatorio per “dire al fisioterapista quello che deve fare”? No, non è per questo che serve il Fisiatra.

Già da qualche tempo mi rifiuto di effettuare visite che non servano realmente al paziente. Mi dedico a chi ha bisogno di me. Ho aiutato a potenziare il dialogo tra i chirurghi e i fisioterapisti, intervengo quando qualcosa non va e sui monitoraggi necessari. Per il resto chirurgo e fisioterapista insieme sono spesso (non sempre!) necessari e sufficienti.

Il Fisiatra non è “quello che prescrive le macchinette”.

Beh, non mi riferisco solo alla nota inutilità di parecchie “terapie” che chiamiamo fisioterapia e che affascinano i pazienti che trascorrono ore con spugnette attaccate manco fossero ad un autolavaggio.

Intendo riferirmi ad un mondo, non del tutto utopico, in cui il Fisiatra fa la diagnosi e se ritiene che un percorso riabilitativo sia la strada giusta, indica gli obiettivi terapeutici e gli strumenti utili per raggiungerli.

Non può prevedere esattamente che servano dieci sedute di trattamento, non una di più non una di meno, e pur conoscendo caratteristiche e capacità delle terapie fisiche e inserendole all’interno del percorso terapeutico non può sapere meglio del  fisioterapista (che vede, tocca e parla con il paziente ogni giorno) se quel giorno è preferibile sostituire la terapia x con y.

O dovrebbe il Fisiatra indicare con che parametri il Fisioterapista deve impostare il suo apparecchio di diatermia o che tecnica manuale adoperare per raggiungere l’obiettivo? Sarebbe come se qualcun altro inviasse a me un paziente dicendomi come posizionare l’ago durante un’infiltrazione…

Il Fisiatra non è “quello che fa le infiltrazioni”.

Eh già. Non occorre essere Fisiatra per fare infiltrazioni. È vero, l’infiltrazione è un atto medico che, come da norma giuridica, qualsiasi laureato in medicina e chirurgia può compiere, e non altri (repetita iuvant); ma, come disse un caro collega, “il difficile non è fare un’infiltrazione… ma dare un significato a quell’infiltrazione”: perché? Con quale obiettivo e finalità? Occorrono altri strumenti terapeutici? 

Fisiatra è chi inserisce il gesto infiltrativo al momento giusto del corretto percorso riabilitativo.

Non si infiltra un’articolazione, ci si prende cura di un paziente. E pensare a un’articolazione senza considerarla particolare di un tutto, immaginare una visco-supplementazione (i.e infiltrazione con acido Ialuronico) senza tener conto delle caratteristiche biomeccaniche, delle capacità tendinee e muscolari, degli aspetti psico-comportamentali e sociali di quel paziente è … “solo” fare infiltrazioni.

Che sia chiaro, non tutte le infiltrazioni richiedono un trattamento fisioterapico. Così come, suggerirebbe un caro amico, non tutte le patologie richiedono un’infiltrazione. Fisiatra è saper scegliere tra le diverse opzioni terapeutiche quelle più adatte alla persona che si ha di fronte: neanche il fisiatra che “tutti quelli che vede li infiltra”.. è ciò che intendo per essere Fisiatra.

Il Fisiatra è il “regista” del Team Riabilitativo.

Fisiatra è ascoltare, comprendere, prendersi cura, creare collaborazione e fare gioco di squadra con gli altri professionisti della salute; il “the one man show” che “risolve tutto lui” non esiste! E’ bene, però, che non si intenda il “regista” per colui che dirige senza partecipare alla cura. Fisiatra è anche avere a disposizione tante armi terapeutiche: farmaci, manipolazioni, infiltrazioni, dry needling, onde d’urto, ozonoterapia, medicina rigenerativa, agopuntura, mesoterapia… da utilizzare al momento giusto per il bene del paziente. 

Altrimenti il Fisiatra è un mero prescrittore, un demandatore; una figura destinata a essere soppressa da abusivi tuttofare che indossando un camice diventano “dottori” e… “mi ha rimessa in piedi” (senza sapere che in piedi sarebbe comunque tornata rispettando qualche giorno di riposo).

Il Fisiatra è il medico della Diagnosi Differenziale.

In un periodo in cui persino la scienza viene messa in discussione da esaltati menti coltivate a reality e social network, anche la Diagnosi vuole essere discussa. Le si provano vestiti pacchiani per cercare di darle sembianze non necessariamente mediche. Diagnosi fisioterapica. Vieni da me e ti dico che hai. Mettiti su quella pedana e saprò tutto di te…  Mi auguro un giorno tutto ciò finisca. La Diagnosi è Medica. I “dolorini” possono non essere patologia. E spesso non lo sono. Ma a volte lo sono. E quando in nome di “è solo una contrattura” si rinvia la diagnosi perché “non serve il medico, ci penso io” si può far danno. Posso testimoniare tanti danni.

Ho già scritto sull’importanza della Diagnosi ma aggiungerei che Fisiatra significa cultura medica e costante impegno a far Diagnosi Differenziale. Distinguere segni e sintomi comuni a patologie differenti legati a organi differenti e, quindi, ambiti lontani tra loro. Ci occupiamo spesso di sintomi che impongono un intenso ragionamento per discriminare. Non può il nostro ragionamento esitare in “cruralgia. Punto”.

Il Fisiatra ha, tra tutti, un principale alleato.

Vedo da sempre una figura accanto al Fisiatra, in grado, certamente secondo la mia personale idea, di ricevere direttamente pazienti e sottoporre a una valutazione e riconoscere segni benigni di alcuni frequenti disturbi che non sono patologia.

Il Fisioterapista, e con questo termine intendo un laureato all’interno di una Facoltà di Medicina, realmente formato e con una buona conoscenza della vera Fisioterapia, è assolutamente in grado di gestire in autonomia molto disturbi transitori. È anche in grado di capire quando è il caso di non far nulla se non prima di una diagnosi e quando è il caso di iniziare un trattamento in attesa di una diagnosi. O di valutare se una recidiva è solo tale o nasconde altro.

Non voglio fare visite perché “serve la prescrizione”. Voglio dare al Fisioterapista le mie idee sul paziente e sulla sua patologia. Diagnosi e indicazioni terapeutiche. Possibilmente intervenendo con tecniche terapeutiche che rendono il percorso fisioterapico più efficace o più rapido.

E sono convinto che solo con un alleato come il Fisioterapista la Diagnosi è completa. Occorre spesso la valutazione fisioterapica. Arricchisce la diagnosi e la completa. Ma non la sostituisce. Non potrei mai considerare esaustiva una visita di 30 o 60 minuti per avere tutte le idee chiare su quella schiena. Molti dati li apprendiamo in corso di trattamento. E certamente le conoscenze di un altro professionista sono utili ad ampliare con valutazioni integrate, la Diagnosi.

Il fisiatra è il medico del sorriso.

E quando riusciremo a fare a meno delle mascherine torneremo a mostrare i sorrisi di cui i pazienti hanno sempre più bisogno. Torneremo a nutrirci dei sorrisi dei pazienti che, finalmente, hanno risolto quel problema alla spalla che non faceva dormire da mesi.

Torneremo a sorridere. Intanto rileggo ciò che ho scritto sul Fisiatra, penso alla definizione che pensavate di trovare. E sorrido, pensando che ancora tanti credono che il Fisiatra faccia massaggi.

Marco Di Gesù

Fisiatra Interventista

P.iva 05872370829
Viale Strasburgo, 422 – 90146, Palermo
digesumarco@gmail.com

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