I dolori della schiena (dal tratto cervicale al tratto sacrale) sono certamente in largo incremento e frequente motivo di consultazione dello specialista in Fisiatria.
Distinguere i segmenti della colonna (Cervicale, Dorsale e Lombosacrale) può essere utile dal punto di vista didattico e per descrivere, ma nella cura del paziente la schiena va sempre considerata come un unico sistema in stretto rapporto con il resto del corpo.
Imprescindibile è il lavoro di Equipe che spesso termina con il giusto percorso di Rieducazione al movimento tramite esercizi specifici.
Di seguito un breve elenco dei principali sintomi che coinvolgono la schiena.
CERVICALGIA
Si intende un dolore riferito al collo o alla base della nuca che può estendersi alle spalle o alle braccia fino ai gomiti. La cervicalgia è un sintomo (riferito dal paziente e valutato dal medico mediante test clinici) indice di possibili patologie o, a volte, di “semplici” contratture muscolari secondarie a posture errate. Esistono varie forme cliniche: sindrome miofasciale, disturbo doloroso intervertebrale minore (D.D.I.M.), osteoartrosi, sindrome delle faccette articolari, spondilite anchilosante e psoriasica. Numerose sono, altresì, le forme post-traumatiche: il “colpo di frusta”, traumi diretti e fratture vertebrali si manifestano primariamente con il dolore cervicale
Approfondimenti:
Dolore cervicale e smartphone: il Text Neck!
Gobba di bisonte: è solo un inestetismo?
CERVICOBRACHIALGIA
Quando il dolore cervicale si estende all’intero braccio (o ad entrambe le braccia) con formicolii, sensazione di addormentamento e di “spilli” che arriva alle mani, si parla di cervicobrachialgia. Normalmente è secondaria alla compressione di una o più radici nervose (spesso a causa di ernie discali) e può avere una ingravescenza che, in casi gravi, può condurre anche alla perdita di sensibilità e forza.
Approfondimento: LE RADICOLOPATIE
DORSALGIA
Al pari della cervicalgia e della lombalgia, il dolore nella regione dorsale della schiena può essere sintomo di un disturbo legato al rachide dorsale: patologie degenerative della colonna (artrosi), riduzione di altezza delle vertebre dorsali (secondarie, ad esempio, ad osteoporosi), eventi traumatici diretti o indiretti possono essere causa di dorsalgia. Spesso un dolore riferito nella zona dorsale è solamente una irradiazione di un altro che origina dal tratto cervicale.
Occorre, però, segnalare che, più degli altri dolori riferiti alle altre zone della schiena, la dorsalgia impone un’attenta diagnosi differenziale: molte malattie (non muscoloscheletriche) possono manifestarsi dapprima solo con dolore dorsale! Patologie cardiache, respiratorie e gastrointestinali, ad esempio, possono causare un dolore molto simile a quello che addebitiamo, in prima istanza, a un dolore “muscolare”.
LOMBALGIA (LOW BACK PAIN)
Circa l’80% della popolazione ha sofferto o soffrirà almeno una volta nella vita di lombalgia. Il dolore è localizzato nella regione lombare e sacroiliaca e può irradiarsi ai glutei e alla parte posteriore della coscia. Esistono varie forme cliniche: sindrome miofasciale, disturbo doloroso intervertebrale minore (D.D.I.M.), osteoartrosi, sindrome delle faccette articolari, spondilolisi e spondilolistesi, crolli vertebrali su base traumatica o di natura osteoporotica, spondilite anchilosante e psoriasica, morbo di Paget. Altre cause di lombalgia possono essere le affezioni dei visceri addomino-pelvici (prostatiti, endometriosi, malattia infiammatoria pelvica cronica, aneurisma aortico, pancreatite, malattie gastrointestinali), spondilodisciti (infezione del corpo vertebrale e del disco intervertebrale), tumori (primitivi o metastatici).
Approfondimento: MAL DI SCHIENA… E CHI NON NE SOFFRE?
LOMBOSCIATALGIA
Sindrome clinica caratterizzata da dolore in sede lombare con irradiazione alla regione posteriore della coscia, della gamba fino ad interessare anche il piede. La causa risiede nell’infiammazione delle radici del nervo sciatico, spesso, ma non esclusivamente, causata da un’ernia del disco intervertebrale. Il dolore in genere è molto intenso, continuo, aumenta con la flessione del tronco e in seguito a tutte quelle situazioni che determinano un aumento della pressione addominale (tosse, defecazione), si può associare a sintomi quali crampi, formicolii, intorpidimenti. Quando il danno è severo e si sono instaurate lesioni alle guaine nervose, si possono presentare alterazioni della sensibilità (ipoestesie, disestesie) e deficit di forza.
Approfondimento: LE RADICOLOPATIE
SACROILEITE
Infiammazione dell’articolazione sacro-iliaca che mette in connessione l’osso sacro con l’ala iliaca del bacino. Può essere mono o bilaterale. Si manifesta con dolore alla regione distale della colonna vertebrale con irradiazione al gluteo e conseguente limitazione funzionale, specie nel mantenere a lungo la posizione eretta o seduta, nel fare lunghe camminate, nel salire le scale e nei cambiamenti di posizione a letto. Le cause possono essere di origine traumatica, degenerativa (osteoartrosi), infiammatoria (spondilite anchilosante, artrite reumatoide, artrite psoriasica, LES, gotta), infettiva (infezioni urinarie, endocarditi). Trattamenti per patologia: Infiltrazioni perineurali, infiltrazioni paravertebrali, ossigeno ozono terapia.
SINDROME DELLE FACCETTE ARTICOLARI
Sindrome clinica che si manifesta con “mal di schiena” accentuato nei movimenti della colonna vertebrale in estensione, inclinazione laterale e rotazione controlaterale alla sede del dolore, nonché in seguito a prolungata stazione eretta o seduta. La sintomatologia migliora con il riposo e con la flessione del tronco. La causa è la degenerazione osteoartrosica delle articolazioni posteriori tra i corpi vertebrali denominate “zigoapofisarie”.