Ho deciso di raccogliere alcune domande interessanti riguardanti l’Acido Ialuronico e le infiltrazioni endoarticolari, che i pazienti spesso mi pongono. Le informazioni contenute in questa pagina non vogliono e non possono sostituire le informazioni specifiche per ogni paziente che devono essere fornite dal Medico in sede di Consenso Informato.
Cos’è l’Acido Ialuronico?
L’Acido Ialuronico è una sostanza che il nostro organismo produce in condizioni fisiologiche. É un importante componente del liquido sinoviale, contribuisce alla lubrificazione dell’articolazione e ad attutire gli stress meccanici. L’articolazione artrosica è caratterizzata, tra l’altro, dalla riduzione delle proprietà viscoelastiche del liquido sinoviale per cui, sin dagli anni ’70, si è appurato che la “viscosupplementazione”, cioè l’infiltrazione con Acido Ialuronico, è in grado di ridurre i sintomi connessi all’artropatia degenerativa. Oltre che nell’artrosi, è possibile utilizzare le infiltrazioni con Acido Ialuronico nelle condropatie (sofferenze della cartilagine articolare) traumatiche o degenerative e, più di recente, in caso di sofferenze tendinee.
Cosa devo sapere prima di sottopormi a una infiltrazione con Acido Ialuronico?
La prima cosa da sapere, a mio avviso, è perché utilizziamo l’acido ialuronico. Come ha detto un abile collega “Spesso la cosa difficile non è fare l’infiltrazione ma dare un senso all’infiltrazione che si fa” (S. Crimaldi, ISIAT 2011). É necessario sapere perché scegliamo l’Acido Ialuronico, quale adottiamo (in commercio, specie in Italia, esiste una ricca varietà di Acido Ialurronico) e per consigliare al paziente come deve comportarsi nel periodo delle infiltrazioni e, soprattutto, dopo le infiltrazioni.
Cosa devo fare dopo le infiltrazioni con Acido Ialuronico?
Nella maggior parte dei casi perché le infiltrazioni abbiano successo occorre MUOVERSI! Fisioterapia, esercizi, sport o il semplice ritorno alle attività di vita quotidiana. Ha senso sottoporre alla viscosupplementazione un’articolazione solo quando la si vuole utilizzare! L’Acido Ialuronico, quindi, non è un trattamento per il dolore (pur avendo degli effetti diretti sull’infiammazione e su alcune componenti del dolore).
Artrosi: Acido Ialuronico o protesi?
La risposta è: prima Acido Ialuronico, poi, quando non vi sono altre possibilità, la protesi. L’acido Ialuronico rappresenta una delle armi a nostra disposizione per procastinare l’intervento chirurgico o per gestire i sintomi dei pazienti che, per vari motivi, non posso affrontare l’intervento.
Quale Acido Ialuronico scegliere?
Nonostante negli ultimi anni la suddivisione tra alto peso molecolare e basso peso molecolare non sia più esaustiva (in commercio vi sono acidi ialuronici a peso “misto” a peso “medio” e formulazioni non classificabili sulla base del peso molecolare), in linea di massima, l’Acido Ialuronico a basso peso molecolare lubrifica l’articolazione e stimola il metabolismo delle cellule che producono la cartilagine (condrociti). L’Acido Ialuronico ad alto peso molecolare ha, invece, un effetto “cuscinetto”, perché ripristina le caratteristiche viscoelastiche del fluido sinoviale e permane più a lungo all’interno dell’articolazione ciò è dovuto al fatto che il processo di degradazione della molecola richiede un tempo maggiore. Sempre in linea di massima, quindi, l’AI a basso peso molecolare è maggiormente indicato nei primi gradi di artrosi e nelle modeste condropatie, mentre l’alto peso molecolare è rivolto ad articolazioni maggiormente compromesse. Per la patologia tendinea è preferibile adottare un peso molecolare basso o medio.
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