Cosa sono le calcificazioni di spalla?
Ho deciso di raccogliere le domande sulle calcificazioni di spalla che più comunemente vengono rivolte dai pazienti associando le mie risposte. Le informazioni contenute in questa pagina non vogliono e non possono sostituire le informazioni specifiche per ogni paziente che devono essere fornite dal Medico in sede di Consenso Informato. Alcune altre informazioni sono disponibili nell’intervista realizzata da Cristina Piotti.
Una descrizione dettagliata della procedura sulle calcificazioni di spalla è invece disponibile nell’articolo che ho scritto per il Portale FisiatriaInterventistica.it
Si tratta di depositi di cristalli di calcio che si formano molto spesso all’interno dei tendini della spalla. Solitamente il tendine più coinvolto è il sovraspinato.
Quali sono le cause?
Le cause delle calcificazioni alla spalla non sono ancora state accertate. Si pensa che diversi fattori possano incidere, ma a mio avviso, un ruolo spesso causale l’hanno fattori bio-meccanici quali posture errate (ad esempio l’ipercifosi dorsale) e ripetuti microtraumi che possono essere, anche da sole, cause plausibili.
Quali sono i sintomi?
Quando sono le calcificazioni a “farsi sentire”, il dolore può essere da lieve a molto intenso (a seconda della fase infiammatoria) e spesso si associa una perdita parziale dell’uso della spalla (tipicamente viene riferita la “difficoltà ad allacciare il reggiseno”).
Trattamento Percutaneo Ecoguidato: cos’è?
La Litoclasia, ossia il Trattamento Percutaneo Ecoguidato delle calcificazioni, è, in atto, il trattamento maggiormente risolutivo per buona parte delle calcificazioni di spalla.
Si tratta di un “lavaggio” del tendine con aspirazione del materiale calcifico tramite l’inserimento di una coppia di aghi o di un singolo ago.
Viene svolto in anestesia locale, ambulatorialmente e ha un’efficacia superiore a qualsiasi altro trattamento se eseguito nei casi corretti.
Il merito di questa tecnica, attuata in Italia da circa vent’anni, va al Prof. Giovanni Serafini, ex primario di Radiologia all’Ospedale Santa Corona di Pietra Ligure.
In QUESTO VIDEO, il Prof. Serafini spiega in maniera chiara come viene effettuato il trattamento.
Nel corso degli anni (la tecnica è stata codificata all’inizio degli anni 2000) diversi lavori scientifici hanno validato il trattamento che, attualmente, rappresenta il gold standard nella cura di buona parte delle tendinopatie calcifiche di spalla.
Si è assistito, altresì, a una grande diffusione della litoclasia che ha permesso di apportare piccole modifiche alla tecnica precedentemente descritta: oggi spesso il trattamento viene eseguito, ad esempio, con l’utilizzo di un singolo ago (con maggior comfort, quindi, per il paziente).
Il Radiologo mi ha detto che ho una grossa calcificazione alla spalla. Come faccio a sapere quale trattamento è indicato per me?
Non tutte le calcificazioni di spalla richiedono la litoclasia.
Non tutte le calcificazioni di spalla, in realtà, richiedono un trattamento! È fondamentale che lo specialista che si occupa di patologia calcifica di spalla effettui una valutazione clinica (visita) corredata dalla propria valutazione ecografica, perché possa decidere quale strada seguire. Onde d’Urto, Litoclasia, fisioterapia, nulla… le possibilità sono molteplici e la scelta dipende innanzitutto da ciò che viene valutato in visita e, successivamente, dalle caratteristiche ecografiche della calcificazione o delle calcificazioni.
Che aspetto hanno le calcificazioni?
Le calcificazioni non hanno mai lo stesso aspetto. Dipende da molti fattori e dall’evoluzione delle calcificazioni stesse. In sintesi, i depositi di cristalli all’interno del tendine si formano nel corso del tempo e solo in alcune fasi diventano dolorose. Le immagini che seguono sono tratte da un TPE effettuato su una signora di 45 anni, affetta da acuto dolore alla spalla destra con impossibilità a eseguire alcun movimento. La calcificazione è, al momento del trattamento, di considerevole volume e ripiena di fluido al suo interno.
Il trattamento è doloroso?
Nella maggior parte dei casi no. Viene effettuato, infatti, in anestesia locale. Si impiegano di norma circa 20 minuti e tutti i pazienti seguono, di norma, ciò che avviene alla calcificazione osservando il monitor ecografico.
Quando posso ritornare all’attività fisica?
Solitamente il recupero della funzionalità di spalla avviene nell’arco di pochi giorni dalla litoclasia. Le attività di vita quotidiana vengono concesse già dal quinto giorno. In merito alle attività sportive consiglio sempre di attendere il controllo ecografico che di norma eseguo 7 o 15 giorni dopo il trattamento. È quasi sempre utile associare un percorso riabilitativo dopo la litoclasia per ristabilire il “corretto movimento” della spalla (si veda la domanda “Quali sono le cause?”).