Come farei chiarezza io, per il bene di tutti.
Nel corso degli ultimi anni si è assistito, in ambito di patologie muscolo-scheletriche e non solo, a un fiorire di figure, alcune molto utili nel percorso riabilitativo, altre francamente fantasiose e discutibili, che intervengono nel percorso di cura, legittimamente e preziosamente le prime, abusivamente e pericolosamente le seconde.
Per tali motivi sono anche emerse numerose nuove modalità di valutazioni, tante nuove visite e tanti termini confusi su cui mi piacerebbe si facesse chiarezza.
La chiarezza valorizza le competenze professionali e distoglie il paziente da percorsi di “cura” che di cura non hanno nulla.
VISITA: nell’accezione storica quando riferita non ad uno spostamento ma ad un atto ispettivo/anamnestico è stata riferita alla visita medica. Essendo finalizzata all’identificazione di una PATOLOGIA (DIAGNOSI) e alla formulazione di una CURA (TERAPIA) per “visita” si è sempre inteso quella medica.
Perché cambiare accezione?
VALUTAZIONE: Importante atto, anamnestico/ispettivo, finalizzato ad identificare disfunzioni o problematiche, non patologie, risolvibili con tecniche e trattamenti di varia natura.
Il Fisioterapista effettua Valutazione? Assolutamente si. E se inizia un trattamento senza averla effettuata… mi lascia perplesso!
È utile la VALUTAZIONE ai fini Diagnostici? Assolutamente si. Arricchisce la Diagnosi, la completa, rende la terapia più corretta e più efficace.
La VALUTAZIONE porta a una Diagnosi? No. La Diagnosi è una ed è Medica.
Il Chinesiologo (laureato in Scienze Motorie) può effettuare una Valutazione? Certamente si. Analisi biomeccanica, del movimento e della statica, individuazione del corretto movimento/esercizio da assegnare… tante importanti competenze che contribuiscono alla prevenzione e al mantenimento. Fondamentali.
Quindi, se volessimo accettare questa chiarezza, la cui scomodità non potrei che ricondurla a un desiderio di nebulosità linguistiche in cui è facile che si sconfini oltre le proprie competenze, quelle previste dalla Legge:
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- Il Medico e solo il Medico Visita.
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- Colui che ha conseguito una Laurea in una Facoltà di Medicina e Chirurgia (Fisioterapista, Logopedista, Podologo, etc,) effettua Valutazione.
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- Altre figure “non sanitarie” ma Laureate possono effettuare valutazioni utili ai fini preventivi e di mantenimento ma non terapeutici.
Nessuna altra figura, tantomeno quelle “non sanitarie”, può effettuare una visita.
Il rapido rimando del termine Visita ai termini diagnosi e terapia, culturalmente insito nell’accezione che abbiamo sempre dato, può condurre a confusione, talvolta molto pericolosa.
A volte il paziente non sa. Spesso non capisce o è indotto a non capire.
Se fosse chiaro che solo il Medico Visita perché solo un Medico può effettuare una Diagnosi e prescrivere una Terapia, si valorizzerebbe il significato di una valutazione competente e utile e, sopratutto, si renderebbe consapevole il paziente sull’importanza di effettuare una “terapia” senza una “diagnosi”.
A molti sembrerà una questione di lana caprina di poco significato.
Ad alcuni, quelli che come me si trovano ogni giorno a visitare pazienti con patologie muscoloscheletriche, è chiara la necessità di uscire dai fraintendimenti.
Troppe diagnosi tardive per “valutazioni” confuse o spacciate per “visite”.
Troppe visite somiglianti a valutazioni per incompetenza o superficialità.
Io ho bisogno di chiarezza, ho scelto la Medicina e sono chiamato a rispondere in Medicina a chi a me si rivolge. Non ho bisogno di alcuna “alternativa” seppur guardi con grande interesse a ciò che può contribuire al benessere o a trattare disfunzioni.
Nella chiarezza si è tutti preziosi al paziente.
Nel fraintendimento, più o meno voluto, si vive in una pericolosa confusione che crea sempre più disastri quanto più si diffondono le figure “discutibili” e i santoni delle cure uniche.
Se condividi la mia chiarezza… CONDIVIDI, chissà che non sia di aiuto a qualche paziente.
